Reti e tessuti

Protezione dall’irraggiamento solare e dal rumore sono le prestazioni peculiari delle reti e tessuti metallici ma si prestano con particolare efficacia alla caratterizzazione architettonica dell’edificio, di cui divengono parte integrante. Svolgendo in molti casi compiti che vanno al di là del “semplice” rivestimento, separandolo dagli influssi dell’ambiente esterno.
Reti, tessuti e lamiere stirate trovano oggi affermazione tanto nell’architettura più raffinata come in un’edilizia più ordinaria e di “servizio” – tipico il caso dei parcheggi – cui donano una migliore estetica riducendone l’impatto sull’ambiente esterno. Svariate le possibilità formali di questi componenti, grazie alla varietà pressoché infinita di tessiture e lavorazioni.

La lavorazione – i materiali
II termine "grigliato metallico" indica un componente costituito dall'intreccio a telaio di fili in acciaio inossidabile (tipo UNI 1.4301 e UNI 1.4401). La trama rappresenta la parte più rigida della struttura e, di solito, è realizzata con barre pretagliate di lunghezza pari al tessuto finito e di diametro compreso nel range 0,5+-3 mm. II filo che costituisce I'ordito può essere realizzato con un cavo singolo oppure formato da più fili ritorti e accoppiati tra loro e, generalmente, ha un diametro che oscilla tra 0,5÷2 mm. La tessitura dei grigliati presenta una gamma molto ampia di possibilità tecniche ed estetiche in relazione al tipo di filo, alla forma dell'orditura, al materiale utilizzato, al passo tra la trama e l'ordito e alla tecnica di aggancio tra fili e funi (intreccio semplice, intreccio complesso, tessitura a maglie regolari o irregolari, fili annodati in corrispondenza dell'intersezione con le funi...). La trama dipende principalmente dal materiale utilizzato, che ha coefficienti di resistenza e di duttilità diversa in relazione alla pesantezza e alla lavorazione del filo, a sua volta intessuto su telai che consente di realizzare tele per una larghezza massima di 8 metri, a fronte di una lunghezza teoricamente illimitata. I materiali maggiormente utilizzati sono l'acciaio inossidabile per l'elevata resistenza meccanica e agli agenti atmosferici, l'acciaio al carbonio, il rame e I'ottone per la duttilità, la brillantezza e il pregio estetico. Le funzioni del grigliato metallico riguardano: schermi frangisole, barriere di protezione, facciate modulari, diaframmi semitrasparenti, soffittature, elementi di arredo, scale, passerelle, parapetti di balconi e barriere al vento. Nell'utilizzo in ambiente esterno è preferibile scegliere maglie spesse: trame molto sottili e fitte, infatti, attirano facilmente la polvere e lo sporco, richiedendo un'elevata attività manutentiva. In questo caso, è opportuno anche scegliere tessiture realizzate con funi piuttosto che con piattine di varia dimensione che, essendo di spessore sottile, possono facilmente essere flesse dagli urti accidentali.

Le tipologie
L'evoluzione dei sistemi di assemblaggio ha reso possibile la realizzazione di grigliati metallici personalizzati. In particolare, in relazione alla densità della trama e alla dimensione dei montanti, i materiali si dividono in autoportanti o intelaiati all'interno di cornici. La classificazione maggiormente considerata, invece, suddivide i grigliati metallici nelle tre tipologie delle reti metalliche, dei tessuti metallici e delle lamiere stirate.
Un dato determinante per la scelta del tipo di grigliato metallico più appropriato per ogni specifica necessità è il cosiddetto "openness factor", che indica il rapporto tra lo spazio aperto tra le fibre e il tessuto totale. II dato è presente in ogni scheda prodotto dei materiali e può essere utilizzato per una progettazione preliminare del sistema di schermatura. Nei prodotti in commercio, la superficie filtrante può variare da un minimo di 20% a un massimo di 90%. Maggiore è questo rapporto, minore è la capacita di riflettere la luce. Un'efficace valutazione del reale comportamento del sistema nei confronti della radiazione solare, però, richiede la verifica dei principali parametri fotometrici, quali i coefficienti di trasmissione e di riflessione luminosa e la modalità di distribuzione della radiazione solare. Importante è la capacita di mutare il comportamento del sistema nei confronti della radiazione luminosa, diventando di volta in volta trasparente, riflettente, involucro luminoso, schermo di proiezione e schermo dissolto.

Le reti metalliche
La rete metallica è particolarmente adatta come strato di protezione, ovvero come componente collocato esternamente alla parete con funzione di barriera contro gli agenti atmosferici, di filtro di luce e di elemento decorativo (norma UNI 8979). La costruzione di una rete metallica è ottenuta mediante I'intreccio di fili che formano delle maglie quadrate e a luci costanti. La rete, se opportunamente tesata e ancorata alla struttura di supporto, può resistere alle sollecitazioni derivanti dal peso proprio e dal carico di servizio, senza avere deformazioni che ne pregiudicano la stabilità. La permeabilità della rete garantisce la resistenza all'azione del vento, senza subire deformazioni permanenti anche in presenza di superfici d'impatto considerevoli. Ha anche una buona resistenza agli urti che possono prodursi durante l'uso e fornisce un'efficace barriera difficilmente vandalizzabile.
Le reti metalliche vengono realizzate utilizzando funi e barre in acciaio inossidabile dotate di un'elevata resistenza al fuoco. Le reti, infatti, sono classificate in classe di resistenza al fuoco pari a 0. Sono particolarmente indicate come filtro solare grazie alla leggerezza del sistema e alla possibilità di utilizzare tessiture diverse, ottenendo variazioni di intensità luminose.

II tessuto metallico
Particolarmente ampie le possibilità creative offerte dalle tele metalliche, superfici realizzate con materiali duttili che si prestano bene ad essere trafilati e tessuti con le trame e gli orditi più svariati.
Il fascino particolare di questa soluzione consiste nella sua traslucenza, nella sua capacità di riflessione della luce e nella sua struttura. Grazie all’utilizzo di fili e funi sottili e flessibili in direzione longitudinale e di profili continui in direzione trasversale, si ottiene un materiale intrinsecamente stabile in una direzione e liberamente sagomabile nell’altra. Le tele metalliche consentono così la massima libertà compositiva in un ampio spettro di applicazioni, dai rivestimenti di facciate alle controsoffittature, dai rivestimenti di pareti, pavimentazioni, divisori ai sistemi frangisole. L’utilizzo dei tessuti metallici crea un rivestimento uniforme ma che al tempo stesso preserva apertura e visibilità; il grado di trasparenza della tela metallica varia infatti a seconda dell’angolo d’illuminazione, diventando a seconda dei casi trasparente o riflettente.
La rete tessuta può essere sviluppata con maglie di diverse forme, in ottone, acciaio zincato, alluminio o acciaio inox. In alcuni casi, le tele possono essere ricoperte con vernice epossidica: in questo caso garantiscono buoni risultati nella piegatura (plissettatura). In commercio esistono diverse tipi di tessuti metallici. Le tele standard hanno la maglia quadrata e sono prodotte in tessuto unito. In commercio si trovano anche tele crociate, in cui i fili di ordito e di trama si intersecano alternativamente ogni due fili, tele crociate spigate in cui, per compensare la instabilità della tela crociata, si inverte con passi regolari il senso dell'incrocio, e reti tessute, ovvero tele con fili superiori a 1 millimetro che si identificano con la luce della maglia e il diametro del filo.
Le tele Reps sono realizzate con fili di ordito e di trama generalmente di diametro diverso: l'ordito ha un diametro superiore della trama. I fili formano una luce trasversale con sezione simile a un triangolo, mentre le tele Touraille sono tele reps con esecuzione crociata. Infine, le tele Panzertresse sono realizzate con fili di ordito più piccoli e più numerosi di quelli di trama, accostati l'uno all'altro per formare una luce trasversale con sezione simile a un triangolo. Un risultato di qualità nell'impiego progettuale del tessuto metallico, dipende principalmente da un'attenta valutazione preliminare dell'applicazione e delle caratteristiche specifiche di ogni progetto. Questa valutazione porta alla scelta del tipo di tela, dei diametri di fili e funi, delle luci e dei sistemi di fissaggio. La tela è particolarmente adatta per rivestimenti di facciate, controsoffittature, pareti divisorie, tende frangisole, parapetti, componenti ed elementi d'arredo.

La lamiera stirata
La lamiera stirata è prodotta partendo da un coil di lamiera piena che viene inciso, stampato e deformato a freddo, ottenendo disegni definiti e dimensioni calibrate nelle luci. In tutti i casi la lamiera può essere sia spianata che solamente calandrata. La lavorazione consente di ottenere un'infinità di maglie, caratterizzate da profondità del rilievo tridimensionale, da forme e da dimensioni dell'apertura molto diverse (maglie romboidali, quadre, tonde). Le lamiere stirate e microstirate possono sostituire le reti o le tele metalliche considerando che le luci possono variare da 30 mm a 0.15 mm. Hanno caratteristiche di massima resistenza, ma la vista appare leggera e gradevole. Sono disponibili in rotoli e fogli commerciali e si producono pannelli intelaiati e autoportanti per il rivestimento di superfici verticali e orizzontali, lineari, curve o piegate. La rete può essere realizzata in acciaio al carbonio, in alluminio, in rame e in molti altri materiali secondo le esigenze specifiche del progettista. La finitura estetica e caratterizzata da toni naturali dei vari tipi di metallo, che possono essere protetti con pellicole polimeriche o attraverso l'impiego di processi di colorazione e con polveri in poliestere. Le verniciature forniscono un'ampia gamma di finiture e cromatismi, disponibili in tutti i colori della tabella RAL o personalizzati. L'effetto finale è luminoso grazie agli effetti di luce creati dalla trasparenza, dai riflessi dei raggi luminosi sulla superficie piena della maglia e dallo stesso effetto del colore nella tipica conformazione vuoto/pieno. I pannelli possono essere utilizzati per schermature e rivestimenti superficiali di grande impatto estetico. Le nuove tecnologie di stampaggio e di taglio al laser, infatti, consentono di realizzare lamiere caratterizzate da texture inedite, da fori e incisioni di diverse dimensioni e da forme capaci di movimentare la superficie secondo un'alternanza di luci e ombre.
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