Piazza Leonardo da Vinci - Milano
I prodotti sviluppati da Ruredil concorrono alla riqualificazione di Piazza Leonardo da Vinci, sede del Politecnico di Milano. La nuova pavimentazione è stata infatti realizzata in calcestruzzo architettonico Levofloor, soluzione che ha permesso di ottenere un aspetto uniforme e naturale.
Il progetto di riqualificazione di Piazza Leonardo da Vinci, promosso dal Comune e dal Politecnico di Milano e ultimato nel maggio 2016, ha trasformato l'intera area da semplice parcheggio a giardino aperto a tutta la città.
L’intervento di recupero, che ha coinvolto l’intera superficie di 5.000 mq della piazza, ha richiesto la rimozione completa della precedente superficie in asfalto che la ricopriva e, con essa, anche dei sottofondi. Sono stati quindi realizzati i nuovo sottofondi con armatura a reti sintetiche Ruredil XFiber 54. La finitura è stata realizzata con sistema a calcestruzzo architettonico Levofloor sempre prodotto da Ruredil, azienda specializzata da oltre 60 anni nello sviluppo di soluzioni per l’edilizia tecnologicamente all’avanguardia.
L’impiego del sistema di pavimentazione Levofloor ha permesso inoltre di rispettare le richieste del committente, garantendo le funzionalità e resistenza del calcestruzzo, e al tempo stesso un aspetto estremamente naturale, che si sposa perfettamente con i parametri murari dell’edificio del Politecnico. Il sistema a ghiaia a vista sviluppato da Ruredil unisce infatti resistenze meccaniche importanti (RcK ≥ 35 Mpa) a un aspetto naturale dato dalla messa a giorno dell’inerte scelto, dando così l’effetto di una pavimentazione a ghiaia, ma con resistenze da calcestruzzo. Per questa specifica applicazione è stato utilizzato il prodotto Levofloor neutro con inerti di Saltrio di colore nocciola chiaro.
Le fasi dell’intervento
Il primo passo è stato la rimozione completa della vecchia pavimentazione, un mix tra asfalto e calcestruzzo, e del relativo sottofondo. Si è quindi provveduto a creare un nuovo sottofondo fibrorinforzato con Ruredil XFiber 54, una fibra sintetica strutturale progettata per migliorare la durabilità e le proprietà meccaniche del calcestruzzo, e con il posizionamento dei cordoli e degli inserti in pietra. Per la realizzazione della pavimentazione in Levofloor, il calcestruzzo è stato confezionato con inerti di Saltrio di colore nocciola chiaro (dim. 8-11 mm) e quindi gettato con consistenza S3/S4. Per la successiva disattivazione della superficie è stato utilizzato Disattiva LevoFloor DLF WR che, grazie alla particolare formulazione, esplica un’azione curing ed anti pioggia durante la fase di getto e consente l’ottenimento di superfici in calcestruzzo disattivate fino a 4 profondità di scavo. Dopo circa 20 ore è stato effettuato il lavaggio a pressione.
L’intervento di recupero, che ha coinvolto l’intera superficie di 5.000 mq della piazza, ha richiesto la rimozione completa della precedente superficie in asfalto che la ricopriva e, con essa, anche dei sottofondi. Sono stati quindi realizzati i nuovo sottofondi con armatura a reti sintetiche Ruredil XFiber 54. La finitura è stata realizzata con sistema a calcestruzzo architettonico Levofloor sempre prodotto da Ruredil, azienda specializzata da oltre 60 anni nello sviluppo di soluzioni per l’edilizia tecnologicamente all’avanguardia.
L’impiego del sistema di pavimentazione Levofloor ha permesso inoltre di rispettare le richieste del committente, garantendo le funzionalità e resistenza del calcestruzzo, e al tempo stesso un aspetto estremamente naturale, che si sposa perfettamente con i parametri murari dell’edificio del Politecnico. Il sistema a ghiaia a vista sviluppato da Ruredil unisce infatti resistenze meccaniche importanti (RcK ≥ 35 Mpa) a un aspetto naturale dato dalla messa a giorno dell’inerte scelto, dando così l’effetto di una pavimentazione a ghiaia, ma con resistenze da calcestruzzo. Per questa specifica applicazione è stato utilizzato il prodotto Levofloor neutro con inerti di Saltrio di colore nocciola chiaro.
Le fasi dell’intervento
Il primo passo è stato la rimozione completa della vecchia pavimentazione, un mix tra asfalto e calcestruzzo, e del relativo sottofondo. Si è quindi provveduto a creare un nuovo sottofondo fibrorinforzato con Ruredil XFiber 54, una fibra sintetica strutturale progettata per migliorare la durabilità e le proprietà meccaniche del calcestruzzo, e con il posizionamento dei cordoli e degli inserti in pietra. Per la realizzazione della pavimentazione in Levofloor, il calcestruzzo è stato confezionato con inerti di Saltrio di colore nocciola chiaro (dim. 8-11 mm) e quindi gettato con consistenza S3/S4. Per la successiva disattivazione della superficie è stato utilizzato Disattiva LevoFloor DLF WR che, grazie alla particolare formulazione, esplica un’azione curing ed anti pioggia durante la fase di getto e consente l’ottenimento di superfici in calcestruzzo disattivate fino a 4 profondità di scavo. Dopo circa 20 ore è stato effettuato il lavaggio a pressione.