Mercedes-Benz Italia - Roma

L’intervento ha previsto la rimozione del manto impermeabile bituminoso e il mantenimento in sede del vecchio strato isolante.

A partire dal 2003, Merceds-Benz Italia, condividendo le indicazioni delle “Enviromental Protection Guidelines” emanate dalla casa madre tedesca, ha attivato un sistema di gestione ambientale, conforme alla Norma Iso 14001 del 2004, con lo scopo di controllare e ridurre l’impatto ambientale di tutti i servizi connessi con la commercializzazione, vendita e assistenza per i veicoli Mercedes- Benz, Smart, Mitsubishi Canter e Maybach.
Una politica di monitoraggio, comportamenti e azioni migliorative che coinvolge tutti gli aspetti dell’attività del centro logistico europeo: dal miglioramento della gestione dei rifiuti, alla riduzione dei consumi di imballaggi, all’ottimizzazione delle rotte di distribuzione, al contenimento dell’utilizzo di carta. Nella molteplicità di azioni mirate a contenere gli impatti ambientali, un ruolo fondamentale è attribuito alla riduzione dei consumi energetici che ha previsto anche l’introduzione di sistemi di controllo dell’efficienza dei sistemi di climatizzazione e illuminazione degli uffici e delle aree operative.
Nell’ottica di riduzione dei consumi energetici per la climatizzazione degli ambienti non potevano essere trascurate le dispersioni termiche della copertura. L’intervento di recupero, progettato da Pras Srl, ha previsto il rifacimento di 11.000 m2 di coperture piane ed è stato affidato all’Impresa Manutenzioni Generali Srl di Capena.
Il pacchetto di isolamento e impermeabilizzazione preesistente, oltre a non garantire più la necessaria sicurezza di tenuta all’acqua, non offriva una prestazione di trasmittanza termica compatibile con le esigenze di efficienza energetica del centro logistico europeo. L’intervento ha previsto la rimozione del manto impermeabile bituminoso e il mantenimento in sede del vecchio strato isolante in conglomerato che, nonostante le condizioni non eccellenti, la parziale perdita di coesione e la presenza localizzata di umidità, poteva fungere da piano di posa sufficientemente planare limitando così anche gli oneri economici e ambientali determinati dalle opere di rimozione e smaltimento.

Al di sopra del vecchio strato isolante è stato fissato il nuovo pacchetto composto da:
• Strato di diffusione del vapore, costituito da una membrana bituminosa forata posata a secco (MULTIHOLES S 40).
• Barriera al vapore, costituita da una membrana bituminosa da 3 mm posata per sfiammatura (LAREN 3 mm).
• Strato isolante costituito da pannelli in schiuma polyiso con spessore da 80 mm rivestiti sulla faccia superiore con velo di vetro bitumato accoppiato a pp, rivestimento idoneo all’applicazione per sfiammatura, su quella inferiore con fibra minerale saturata.
Il nuovo strato isolante, che da solo assicura una trasmittanza termica U pari a 0,33 W/m2 K è stato ancorato alla struttura mediante viti autofilettanti complete di rondelle di fissaggio, doppio strato di membrane bituminose da 4 mm, (STAR 4 TEXTENE + PARALON ARD/S da 4,5 kg/m2) con membrana a finire autoprotetta da scaglie di ardesia, saldate a caldo. In fase applicativa, l’impresa ha gestito sia le possibili criticità termoigrometriche del pacchetto, sia la necessità di smaltire l’umidità presente nel vecchio isolante posizionando sulla copertura circa 150 esalatori di vapore.
Con particolare cura sono state realizzate le saldature tra i teli impermeabili.

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