Fitodepurazione della Vallata Santa Domenica a Ragusa

L’argilla espansa Leca è stata utilizzata per depurare naturalmente le acque che scorrono al centro dell’area verde nel cuore della città siciliana. La sua leggerezza ha consentito di pompare il materiale dall’alto, in un cantiere a decine di metri sotto il livello della strada.
La Vallata Santa Domenica, vero e proprio polmone verde, divide la città in due parti collegate fra loro da tre ponti; si trova nella parte più antica del centro storico di Ragusa, ed è a circa trenta metri al di sotto del livello della strada. L’area negli ultimi anni era stata completamente abbandonata e dismessa. Il Comune di Ragusa ha quindi avviato un importante progetto di riqualificazione: la necessità era quella di ripulire le acque del torrente, che purtroppo portavano con sé detriti e corpi inquinanti. Per questo motivo si è deciso di realizzare un impianto di fitodepurazione, che s’inserisse in modo armonioso in questo contesto naturale.

L’Ing. Riccardo Bresciani della società Iridra srl di Firenze ha progettato un impianto di fitodepurazione aerata circolare, per il quale sono state realizzate tre vasche molto grandi, poi riempite con argilla espansa Leca in pezzatura 8-20, posato sfuso a gravità e semplicemente livellato. Nelle vasche così preparate sono state poi introdotte delle piante acquatiche per fitodepurazione, capaci di attivare una serie di microorganismi: liberando parte dell’ossigeno assorbito attraverso le foglie e il fusto, sono in grado di creare in prossimità delle radici le condizioni adatte alla proliferazione della flora batterica (biofilm).

L’argilla espansa Leca, combinata con il passaggio dell’acqua e grazie all’attività delle radici di queste piante, crea così un ambiente ideale per lo sviluppo di un biofilm batterico capace di degradare alcune componenti inquinanti che si trovano nell’acqua, dando vita a un vero e proprio impianto di depurazione innovativo capace di riprodurre il principio di autodepurazione tipico degli ambienti acquatici e delle zone umide. Le piante, attraverso le loro radici, portano ossigeno all’interno dell’argilla espansa, che è un materiale particolarmente idoneo a questo tipo d’intervento grazie all’elevata superficie filtrante.

L’argilla espansa Leca disponibile in varie granulometrie, materiale naturale, chimicamente inerte, con elevata porosità e ritenzione idrica, è il substrato ideale per lo sviluppo delle radici delle piante e per realizzare il letto filtrante in cui si verifica la vera e propria filtrazione biologica.

L’argilla espansa Leca è un aggregato leggero che non contiene materiali organici né loro derivati. Non marcisce, non si degrada nel tempo, resiste bene ad acidi, basi e solventi conservando inalterate le sue caratteristiche. È in pratica un materiale eterno e per questo ben si presta a un’applicazione in esterno come in questo caso.

Oltre che per la sua compatibilità ambientale, la scelta è ricaduta sull’argilla espansa Leca anche per la leggerezza del materiale, importante in questo caso per la logistica del cantiere, posto a circa 30 metri sotto il livello stradale.
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