Abitazione privata - Villa Cortese (Milano)

L’applicazione del metodo Uretek Deep Injections® presso un’abitazione a Villa Cortese (Mi), evidenzia l’efficacia, la rapidità e la poca invasività della tecnologia.
Descrizione dell'intervento
Il progetto di ampliamento di un'abitazione sita nel comune di Villa Cortese prevedeva la realizzazione un piano aggiuntivo e per l'intervento si è reso necessario verificare che il terreno potesse portare, in sicurezza, un carico maggiore di quello esistente.
L’indagine ha evidenziato che il sottosuolo investigato presenta dei livelli sciolti fino a circa 4 m.
I tecnici referenti, hanno optato per un consolidamento con iniezioni di resine espandenti, ed è così che il sig. Bertani si è rivolto ad Uretek, azienda leader in questo campo.
Il fabbricato, realizzato negli anni Cinquanta, è su due livelli, dei quali uno seminterrato. «Le fondazioni – riporta la relazione tecnica – sono in calcestruzzo non armato, di larghezza di ca. 50 cm, impostate alla profondità di ca. 150 cm dal piano campagna (ca. 40 cm dal piano di calpestio interno). Il terreno è prevalentemente sabbioso-ghiaioso».
Dai calcoli realizzati con un software dedicato si è previsto un incremento della capacità portante fino a 3 volte nei volumi di terreno meno addensati.
Come riportato nella relazione Uretek, «l’intervento è stato eseguito in due fasi distinte e consecutive, su tre livelli complessivi di iniezione, compattando il terreno fino a m 3.0 dal piano di appoggio delle fondazioni e quindi a circa m 4.5 dal piano di campagna».
La resina Geoplus® è stata iniettata attraverso tubi inseriti in appositi fori praticati direttamente nelle zone da trattare o nelle immediate vicinanze. Le perforazioni, di diametro pari a 26 mm, sono state realizzate ad un’ interasse di 0,9 metri. Le iniezioni vengono eseguite sotto controllo costante di un sistema laser in grado di rilevare movimenti millimetrici.
Al termine della verifica i tecnici Uretek effettuano delle prove comparative penetrometriche e/o pressiometriche, sotto l’impronta delle fondazioni esistenti, per verificare l’aumento di portanza.
Al fine di permettere la redistribuzione delle tensioni indotte dalla resina nel terreno, il proprietario ha dovuto osservare un periodo d’attesa, dopo l’ultimazione dei lavori, prima di intervenire con le opere previste dal progetto. A distanza di poche settimane, tuttavia, è stato possibile aprire il cantiere per il sopralzo dell’edificio.
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