Teatro Verdi, Pordenone

Un progetto creato dalla sovrapposizione e curvatura dei piani, utilizzando materiali come calcestruzzo, ferro, vetro, marmo di Carrara e laminato di zinco-titanio, quest'ultimo scelto per il foyer e le coperture.
Marcello d'Olivo, nato a Udine, teorico della città come equilibrio fra architettura e natura e massimo esponente dell'architettura organica sperimentale, potrebbe ritrovare parte di sé nel Nuovo Teatro di Pordenone. Facciate che si concretizzano nel gioco fluido del concavo - convesso, planimetrie che irrompono all'esterno e “sfogliano” la superficie del teatro, per riorganizzarla secondo la logica della sovrapposizione e curvatura dei piani, forme avveniristiche che hanno origini lontane nel tempo ma vicinissime nello spazio, come i materiali impiegati, ovvero il calcestruzzo, il ferro, il vetro, il marmo di Carrara e il laminato di zinco-titanio , quest'ultimo scelto per il foyer e le coperture.
Lo zintek ha contribuito alla rinascita del Teatro Verdi fornendo con le sue caratteristiche avveniristico unite alle qualità tecniche ed architettoniche. Dallo sfogliarsi della facciata principale, dal gonfiarsi delle vele rivestite in marmo di Carrara, si svelano le vetrate del foyer e il riverbero della copertura in : l'andamento curvilineo in facciata si trasmette al tetto in un continuum cinetico quasi fluido e questo grazie alle caratteristiche del laminato di zinco-titanio che segue le convessità della copertura con
maestria, estrema naturalezza, contrappunto tecnologico.
Le qualità meccaniche del laminato di zinco-titanio consentono di assecondare i profili “mossi” del Verdi senza alcuna forzatura: le sue caratteristiche fisiche e chimiche determinano un'elevata duttilità e malleabilità, qualità queste indispensabili per partecipare attivamente alla realizzazione del Nuovo Teatro. Lo non ha presentato solo qualità formali capaci di rispettare l'anima progettuale, ma anche caratteristiche che hanno incontrato le esigenze più pragmatiche di un'Amministrazione comunale e regionale che ha impiegato ben 29 milioni di euro per questa imponente e prestigiosa ristrutturazione. Per il teatro si è scelta la versione di pre-patinata, capace di “visioni tattili” che ricordano la morbidezza del velluto e che bene si accordano alle sinuosità delle superfici dell'edificio.
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