Edificio Ferrari, Modena

L'efficienza energetica del nuovo centro direzionale dell'azienda Ing. Ferrari di Modena, trova la sua massima espressione nella scelta di un rivestimento di facciata ventilato e coibentato, realizzato utilizzando il laminato di zinco-titanio zintek.
L'utilizzo del laminato di zinco-titanio è una delle nuove tendenze in architettura che sta conoscendo uno sviluppo decisamente interessante. In particolar modo lo zintek, prodotto cento per cento italiano da Simar e commercializzato da Zintek di Porto Marghera, unisce un insieme di caratteristiche in grado di adattarsi a qualsiasi esigenza progettuale e in qualsiasi contesto ambientale, sia urbano che rurale. Centri commerciali, aeroporti, chiese, manufatti storici, strutture sportive, centri direzionali, ma anche costruzioni residenziali trovano in zintek utilizzato sia per coperture che per facciate e lattonerie - una versatilità pregevole, unita a caratteristiche di economicità, di risparmio energetico, di assenza di manutenzione e di una durata nel tempo senza pari.
Rendere esteticamente piacevole la costruzione e privilegiare il rendimento energetico erano gli obiettivi principali perseguiti nella progettazione e realizzazione della nuova sede dell'azienda Ing. Ferrari di Modena, operante dal 1917 nel settore della climatizzazione e qualità dell'aria. L'efficienza energetica del nuovo centro direzionale trova la sua massima espressione nella scelta di un rivestimento di facciata ventilato e coibentato, realizzato utilizzanto il laminato di zinco-titanio zintek ed eseguito da Lattoneria Gallina di Pilastro, Parma.
Non solo il rivestimento di facciata, ma anche alcune opere di lattoneria (scossaline e coperture), i profili di riquadratura delle aperture, i profili di partenza e arrivo delle lastre aggraffate, le lamiere forate per ventilazione e i marcapiani sono stati tutti realizzati in zintek prepatinato, spessore 7/10. Si tratta di un edificio di notevoli dimensioni, costituito da più corpi e rientranze, come ingressi e finestrature. La sottostruttura delle facciate è stata realizzata con staffe di sostegno in allumio posate con interasse orizzontale di 80 cm, più fitte in prossimità dei porti, a sostegno di angolari in alluminio postati a orditura orizzontale. In spessore con gli angolari, sporgenti dalla facciata 4 cm, è stato posato l'isolante in pannelli di polistirene (spessore 4 cm), mentre ai profili sono stati fissati listelli in legno, con la duplice funzione di realizzare la camera d'aria per la ventilazione della facciata e di sostegno per l'assito di sottofondo delle lastre metalliche. L'assito, con dimensione 12 per 2,5 cm, è stato posato a orditura orizzontale con le assi distanziate di 8 mm per permettere la microventilazione e limitare così la formazione di condensa. Su questa struttura sono state posate le lastre profilate in laminato di zinco-titanio zintek , utilizzando la tecnica dell'aggraffatura angolare. Da osservare il fatto che non vi è soluzione di continuità del bordo di aggraffatura nei cambi di direzione della facciata. Per ottenere il massimo del beneficio climatico, si è inoltre provveduto a non interrompere mai la ventilazione delle facciate, nonostante la presenza di grandi finestre: ciò è stato possibile operando particolari forature eseguite tramite punzonatura dei profili e delle lastre. L'ingresso della camera di ventilazione è stato ottenuto punzonando l'ultima lastra che si inserisce sotto il davanzale, con un'altezza di foratura tale che essa rimane nascosta e protetta dalle infiltrazioni di acqua proprio dalla presenza del davanzale stesso, permettendo, allo stesso tempo, la fuoriuscita dell'aria. L'apertura superiore per ventilazione è stata invece realizzata forando il celino che completa l'imbotto della finestra.
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