Cattedrale - Foggia

Un edificio storico da riportare al disegno originario, una ristrutturazione precisa e meticolosa che ha salvaguardato un patrimonio artistico che il tempo e l'incuria avevano danneggiato.
La Cattedrale di Foggia ha subito nel tempo vari interventi di restauro che hanno interessato la Cripta, il campanile, una parte del paramento murario perimetrale e una porzione delle coperture. Purtroppo, in parallelo a questi, si sono avvicendate negli anni anche diverse modificazioni alla struttura originaria che hanno reso difficile la lettura dell'edificio sacro, generando nel visitatore un'idea confusa sull'effettiva sistemazione dei livelli della fabbrica. Prima del progetto di recupero che si sta realizzando, era infatti difficile cogliere un'immediata percezione dello stato originario dell'imposta della Chiesa Superiore e dell'organizzazione generale dello spazio architettonico complessivo. Il succorpo, rispetto all'attuale divisione funzionale, rimaneva isolato e non partecipava allo spazio liturgico se non in particolari manifestazioni, come in occasione della festa patronale; in esso vi trovavano collocazione solo le importanti sepolture di alcuni Vescovi e pregevoli statue lignee raffiguranti le stazioni della Via Crucis. Questa soluzione non rispecchiava gli intendimenti originali del progetto complessivo della struttura, che prevedevano comunque l'accesso diretto dall'aula superiore alla cripta prima e al succorpo successivamente, mentre i due organismi - quello superiore e quello inferiore - risultavano completamente indipendenti, e collegati dalle sole edicole laterali settecentesche, che venivano aperte solo in particolari periodi. Lo spazio terminale del succorpo, sotto la scalinata centrale e le nicchie laterali, (dove sono murate le scalinate laterali) era utilizzato come spazio di risulta e deposito arredi processionali.
Le fasi dell'intervento
L'intervento di ristrutturazione in oggetto ha reso necessaria la riutilizzazione delle originarie tre rampe, senza modificare o restringere l'attuale spazio liturgico. La rampa centrale per questo motivo non sarà modificata nel suo assetto attuale; verranno infatti utilizzate le due scale laterali già esistenti e mai rese funzionali collegando il Succorpo e quindi la Cripta direttamente dall'ingresso principale. In tale maniera è stato invertito l'ordine di utilizzo precedente, che prevedeva che la scalinata centrale scendesse alla cripta: ora essa sale mentre quelle laterali, che salivano alla chiesa superiore, col progetto in corso ora scendono al succorpo. Il tutto nel rispetto di una migliore funzionalità dell'utilizzo di entrambi gli spazi eclesiastici. Con l'apertura delle scale laterali si risolverà il problema della funzionalità del succorpo e dell'utilizzo del vano di risulta sottoscala destinato alla creazione di una cappella per accogliere le tombe dei vescovi attualmente presenti nel succorpo, creando contestualmente una soluzione architettonicamente valida per la chiusura del fondale dell'aula del succorpo. Tutto ciò comporterà una serie d'interventi di adeguamento funzionale, il tutto in una logica di restauro di tipo conservativo, volto al ripristino fisico, estetico e culturale della parte costruttiva interessata, per restituirla alla giusta lettura artistica e storica. Per entrare nel nostro specifico ambito di interesse, e quindi rivolgendo la nostra attenzione alle coperture, va osservato che queste furono già oggetto di alcuni rifacimenti nei vari interventi di manutenzione ben evidenziati con parti di coppi di colore diverso e mancanza di un manto impermeabilizzante che ha creato vari problemi di infiltrazione nelle cupole e soprattutto nel braccio destro del transetto, oltre che sugli archi della volta dell'aula. L'intervento attuato, reso difficoltoso dalla notevole pendenza della copertura, è consistito quindi nella rimozione del manto di coppi esistenti, la sostituzione del tavolato sottostante ammalorato, la posa in opera di un manto isolante e impermeabile, costituito da lastre ondulate prefabbricate sottocoppo. Questa soluzione ha il notevole pregio di garantire la ventilazione e microventilazione degli elementi di copertura, garantendone al contempo la totale impermeabilità e la durata nel tempo. Direttamente sopra al manto ondulato sottocoppo è stata successivamente organizzata la riproposizione dei vecchi coppi con integrazione di nuovi, delle stesse forme e degli stessi colori, mantenendo così l'aspetto storico dell'importante edificio. Per risolvere adeguatamente il problema della pendenza elevata della copertura, è stata adottata la soluzione del fissaggio meccanico degli elementi di copertura, con griglie metalliche ed appositi ganci di fissaggio.
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