Metropol Parasol a Siviglia

Il progetto presenta un impalcato strutturale ibrido, in cemento armato e carpenteria metallica, avvolto da uno tra i più complessi ed innovativi rivestimenti mai realizzati in legno lamellare, con finitura in poliuretano autopulente e resistente all’acqua che non prevede manutenzione per almeno i prossimi 20-25 anni.
Metropol Parasol presenta un impalcato strutturale ibrido, in cemento armato e carpenteria metallica, avvolto da uno tra i più complessi ed innovativi rivestimenti mai realizzati in legno lamellare, con finitura in poliuretano autopulente e resistente all’acqua che non prevede manutenzione per almeno i prossimi 20-25 anni. Il progetto morfologico e strutturale risponde a due principali vincoli funzionali: ombreggiare la piazza sottostante nei mesi estivi e posizionare i nuclei portanti in modo da non interferire con i reperti archeologici sottostanti. Il reticolo continuo in legno è la soluzione ideale, perché consente la circolazione dell’aria e determina un ombreggiamento che cambia continuamente durante il giorno. Le sei mega strutture fungiformi, con anima in c.a., sono perfettamente integrate alla tipologia organica del rivestimento ed in grado, all’interno dei cilindri, di ospitare la distribuzione verticale ed i cavedi destinati agli impianti. La scelta materica del rivestimento è stata motivata da due ordini differenti di considerazioni: la prima, riguarda i costi competitivi del legno rispetto all’acciaio o ai compositi in cls, plastica o altri materiali idonei a realizzare membrane continue; la seconda, si riferisce al fatto che il legno, con il relativo sistema di collanti e trattamenti in poliuretano, era già stato testato in precedenti opere da J. Mayer H. Architects ed aveva dato soddisfacenti risultati in termini di espansione termica, durabilità e resistenza sismica. Su questi presupposti, la struttura in legno del Metropol Parasol riesce a raggiungere monumentali dimensioni: è lunga circa 150 metri, larga 75 m ed alta 28 m e si articola lungo una griglia ortogonale di 1,50 x 1,50 m. Il dimensionamento di ciascun pannello risponde alla necessità di trasferimento dei carichi ed è quindi variabile: ai bordi lo spessore è più sottile (70 mm), mentre dove lo stress si accresce si raggiungono spessori di 140 mm, 210 mm e 280 mm. L’ingegnerizzazione dello studio Arup ha stabilito che la migliore prestazionalità era quella del legno micro-lamellare, prodotto dall’azienda tedesca Finnforest-Merk, che ha realizzato gli esecutivi con appostiti software.
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